Cari fratelli e sorelle, dopo le solenni celebrazioni della Pasqua, il nostro incontro di oggi è pervaso di gioia spirituale, anche se il cielo è grigio, nel cuore portiamo la gioia della Pasqua, la certezza della Risurrezione di Cristo che ha definitivamente trionfato sulla morte. Anzitutto rinnovo a ciascuno di voi un cordiale augurio pasquale: …
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Pasqua di chi crede e di chi non crede. Il fatto che ha generato
«Pensi al Getsemani, signor pastore. Tutti i discepoli si erano addormentati. Non avevano capito nulla. Ma non era ancora il peggio. Quando il Cristo fu inchiodato alla croce e vi rimase, tormentato dalle sofferenze, esclamò: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” Il Cristo fu preso da un grande dubbio nei momenti che precedettero …
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Se ritorna la mano dello Stato
È tempo di riformare i due modelli, liberista e socialdemocratico. Il modello oggi forse più in voga è quello del «capitalismo di Stato» cinese: una forma d’intervento pubblico molto più invadente di qualsiasi altro sperimentato dai giapponesi.
Ma il lavoro degli storici offre più garanzie
È possibile intrecciare storia e ritualizzazione? Qui non si tratta di conciliare storia e memoria, ma di conciliare la storia con la forma estrema della memoria, cioè con il suo irrigidimento ritualistico. Devo dire che, come Yerushalmi nel suo Zakhor, tendo a vedere le funzioni del rituale, in tutte le sue modalità, come diametralmente opposte …
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Verdi, il tormento ateismo
Il 15 aprile al Teatro Regio di Parma viene presentata una rara opera di Verdi: Stiffelio. Composta con impeto, tratta di un tema insolito nella poetica del compositore: il perdono.
Civiltà oltre lo scontro
Il vocabolo «cultura» è divenuto ai nostri giorni una sorta di parola-chiave che apre le serrature più diverse. Quando il termine fu coniato, nel Settecento tedesco (Cultur, divenuto poi Kultur), il concetto sotteso era chiaro e circoscritto: esso abbracciava l’orizzonte intellettuale alto, l’aristocrazia del pensiero, dell’arte, dell’umanesimo.