Storia del Carmelo Teresiano in Sicilia
La fondazione del primo convento teresiano di Frati in Sicilia (Santa Maria dei Rimedi – 1610) è legata alla volontà del Viceré spagnolo Don Giovanni Fernandez Paceco, e al Venerabile Padre Domenico di Gesù Maria, carmelitano scalzo di primo piano nella storia della riforma teresiana. Il primo monastero di Monache Carmelitane Scalze (dell’Assunta) fu fondato sempre a Palermo (via Maqueda) nel 1627. Presto i nostri religiosi seppero farsi ben volere e stimare e furono aiutati, oltre che dal Cardinale e dal Vicerè, anche da molti benefattori.
Questo probabilmente avvenne perché proprio in questo periodo Santa Teresa d’Avila veniva beatificata e canonizzata (1622).
Nel 1629 il Definitorio Generale stabilì che la Sicilia e Malta fossero governati da un Vicario provinciale. Tre anni più tardi la Sicilia, nel Capitolo Generale del 1632, fu eretta Provincia col titolo di “Sant’Alberto”. La Provincia arrivò ad avere 11 o 12 conventi, tutti fondati entro il secolo XVII. Tutto fu bruscamente interrotto dalla soppressione del Governo italiano del 1866. Il Carmelo Teresiano riuscì in Sicilia a sopravvivere alla soppressione grazie alla presenza di alcune fraternità del Terz’Ordine e specialmente di alcune monache che continuarono a stare insieme, tentando in alcuni casi di rifondare il proprio monastero.
Dopo la seconda guerra mondiale, il ritorno dei frati sarà determinato dalle pressanti richieste dei monasteri femminili già esistenti e dalla grande stima per il Carmelo da parte dei Vescovi e del clero. Fu così che l’allora Padre Generale dell’Ordine, nel settembre del 1945, propose alla Provincia Veneta la restaurazione del Carmelo Maschile in Sicilia. Il 13 agosto del 1946 il Padre Provinciale del Veneto accettò di dare inizio a tale restaurazione e chiese subito l’autorizzazione a fondare tre nuove case: Ragusa, Carlentini e Avola.
L’impegno della Provincia fu straordinario e generoso: in meno di dieci anni furono fondati gli attuali sette conventi: Ragusa, Carlentini, Palermo Santa Teresa, Palermo Madonna dei Rimedi, Catania ed Enna ai quali si aggiunse, nel 1970 Trappeto e nel 1982 Locomonaco.
Per decisione del Centro dell’Ordine, dal 10 ottobre 1998, la Sicilia è una circoscrizione autonoma detta Commissariato sotto l’antico titolo di Sant’Alberto di Sicilia. Comprende 6 conventi di frati, 7 monasteri di clausura e diverse fraternità laicali (Ordine Secolare); aderiscono inoltre in modi diversi al Commissariato altre associazioni laicali, nate in questi anni, che si ispirano al carisma carmelitano teresiano.
25 Aprile 1610
Fondazione del convento della Beata Maria Vergine dei Rimedi a Palermo, primo dei Carmelitani Scalzi in Sicilia, per opera del Ven. Domenico di Gesù Maria.
9 Marzo 1627
Fondazione del monastero dell’Assunzione della B.V. Maria a Palermo, primo delle Carmelitane Scalze in Sicilia
13 Maggio 1632
Erezione della Provincia Siciliana dei Carmelitani Scalzi sotto il Titolo di Sant’Alberto.
Anno 1866
Soppressione dei conventi e dei monasteri da parte del Governo italiano.
21 agosto 1911
Decreto Pontificio di fondazione del monastero di Santa Teresa di Gesù delle Carmelitane Scalze a Ragusa.
25 Settembre 1945
Il Preposito Generale, padre Pier Tommaso della Vergine del Carmelo, propone alla Provincia Veneta la restaurazione dei Conventi dei Frati in Sicilia.
13 Agosto 1946
Il Provinciale della Provincia Veneta, padre Tarcisio del SS. Sacramento, accetta di dare inizio alla restaurazione della Provincia OCD di Sicilia.
10 Ottobre 1998
Il Definitorio Generale dell’Ordine decreta l’erezione del Commissariato di Sicilia Sant’Alberto di Trapani.