Va’ pensiero

«Fino a quando non mi dimostreranno che le emozioni si ottengono attraverso processi chimici, e non ce la faranno perché ormai ho una certa età, continuerò a pensare che lo spirito è cosa diversa dal corpo e che si libererà nel momento della morte. Se poi raggiungerà un campo paradisiaco o entrerà in un albero, in un cane o in un elefante non so dire, ma certamente c’è una immortalità in noi ed è la forza dell’energia che tutti ci accomuna». Chiamato a riflettere su temi universali tra un concerto e l’altro del Ravenna Festival 2012, Riccardo Muti non si nasconde, va al sodo, come fa sul podio, perché in fondo dirigere e vivere sono la stessa cosa: «Quando dirigo e arrivano le parole Requiem aeternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis non posso ignorare che si tratta di una invocazione, di una richiesta attiva: sto chiedendo di essere aiutato, per evitare che la distruzione mi travolga. Non dico che in un momento così devi avere fede in senso stretto, ma se non hai almeno un senso di speranza la richiesta perde di significato, diventa una successione di sillabe vuote».

Frasi chiare, che non lasciano spazio al dubbio. Come quelle rivolte ai promettenti ragazzi dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, che, mescolati ai coetanei dell’Orchestra Giovanile Italiana, in un ex magazzino dello zolfo ristrutturato, provano il Canto del destino di Brahms in attesa che arrivi il coro della Stagione Armonica per le prove del Concerto delle fraternità (che si è svolto il 12 luglio al Palazzo Mauro De André). «Se volete entrare in ritardo dovete aspettare una ventina d’anni, quando mi tremerà la mano nel dare l’attacco. Per ora andiamo a tempo. E non dimenticate che per suonare questa musica bisogna conoscere il testo, sono parole splendide». I versi sono di Friedrich Hölderlin, un altro che non usa mezzi termini: «Ma a noi non è dato / Trovar pace in un luogo / Dileguano, cadono / Soffrendo i mortali / Con cieco errare / Da un’ora all’altra / Come acqua da rupe / A rupe gettata / Per anni in abissi insondabili».

Marcello Filotei

fonte: www.news.va/it/news/con-la-musica-oltre-la-ragione

 

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