Sacro e Prezioso

A Mosca esposte le foto che hanno vinto un particolare concorso-sondaggio organizzato dal centro sociologico Sreda. Arrivate oltre 2.100 foto da tutto il Paese. Organizzatori: la prevalenza di volti ci parla di una forte domanda di umanità nella società.

Mosca (AsiaNews) – Un concorso fotografico per capire cosa è “sacro e prezioso” oggi nelle vite dei russi. E’ l’idea del centro indipendente di ricerca Sreda, specializzato in sociologia della religione, che dal 4 al 14 aprile ha esposto negli spazi dell’Università ortodossa russa alcune delle duemila foto arrivate da tutto il Paese in un anno.

Nella giuria che selezionava le opere – frutto del lavoro di fotografi amatoriali e professionisti – erano presenti alcuni nomi di famosi esperti di fotografia e religioni in Russia. Dal fotoreporter di RiaNovosti, Serghei Piatakov, alla poetessa Olga Sedakova, fino al direttore della radio Kommersant Fm, Konstantin Von Eggert. L’idea – spiegano gli organizzatori – era quella di trovare un’immagine visiva che potesse riassumere le categoria di sacro e prezioso in Russia.

“La risposta al concorso – ha raccontato Alina Bagrina, coordinatrice del progetto per Sreda – è stata sorprendentemente ampia”. Durante il 2012 sono arrivate oltre 2.100 foto, da più di 600 partecipanti da tutta la Federazione e dai Paesi limitrofi. Lo scopo era quello di ottenere una “proiezione fotografica della coscienza collettiva – ha aggiunto la Bagrina, parlando col sito Blagovest-info – per questo le opere vincitrici sono state scelte non in base a criteri prettamente fotografici, ma nella misura in cui riflettevano il tema che avevamo lanciato”.

“La cosa che ci ha sorpreso – ha confessato l’esperta – è che quasi la metà delle immagini è di volti umani, colti in momenti di vita quotidiana”. A detta della Bagrina questo dimostra che nella società c’è una “grande richiesta di umanità”. In un momento in cui da parte delle autorità c’è un forte richiamo ai valori patriottici nessuno, invece, ha associato l’idea di “sacro e prezioso” a simboli istituzionali, come la bandiera nazionale o i palazzi governativi. Praticamente assenti anche immagini legate al progresso e al successo materiale, per esempio città in espansione, bellezza fisica o auto di lusso.

Sebbene l’iniziativa non avesse una connotazione dichiaratamente ortodossa, il 13% degli scatti ha come soggetto chiese e monasteri, mentre un altro 7% si è focalizzato su funzioni ortodosse. Secondo i sociologi, i concorrenti più avanti con gli anni sono stati quelli che hanno preferito soggetti legati alla fede. In generale, gli uomini si sono concentrati sulla religione, mentre le donne hanno inviato foto di natura, vita comune e bambini.

La tendenza a ritratte anziani è stata la più forte, con molti volti di contadini, minatori e veterani di guerra a indicare un senso di perdita, di compassione e bellezza perduta. I giurati hanno deciso di conferire il primo premio proprio al “ritratto autunnale” di un vecchio uomo solo tra i suo ortaggi.

Natura, bambini, anziani, sacerdoti della provincia più profonda, insieme ad animali e antiche architetture religiose. Un quadro generale che riporta a valori antichi, ma tutto proiettato verso il passato, quasi come se oggi i russi non vedessero valori nuovi, non credessero in un futuro. “Si tratta di un segno preoccupante – ha commentato il giornalista Von Eggert – il fatto che tutti si sentano radicati in un passato remoto, ci rivela l’impossibilità dei russi di far fronte alla loro storia più recente, quella del terribile XX secolo, vissuto ancora come una ferita storica nella coscienza della popolazione”.

di Nina Achmatova

Tutte le foto del concorso si possono trovare sul sito http://sreda.org/photo/ (solo in russo).

http://www.asianews.it/notizie-it/Un-concorso-fotografico-svela-cosa-%C3%A8-sacro-e-prezioso-oggi-per-i-russi-27653.html