Migranti: Caritas, bene sentenza ora garantire diritti

La condanna della pratica “disumana e illegale” dei respingimenti deve favorire un ripensamento radicale delle politiche europee, fondate finora su un assurdo approccio repressivo: lo dice alla MISNA Oliviero Forti, responsabile immigrazione di Caritas Italia, dopo la sentenza della Corte europea di Strasburgo. “Il verdetto – sottolinea Forti – è l’ultima conferma che i respingimenti in mare violano il diritto internazionale e interno: si tratta di una pratica del tutto illegale che ha colpito per di più chi partiva da paesi come la Libia, dove i migranti erano privi di qualsiasi protezione e destinati solo alle carceri”. Secondo il responsabile di Caritas, la soddisfazione per la sentenza rafforza la richiesta di un rovesciamento delle politiche migratorie, sia a livello italiano che più in generale nella “Fortezza Europa”. “E’ significativo – sostiene Forti – che il verdetto della Corte sia giunto nel giorno della conferenza di Londra sulla Somalia, il paese da dove provenivano molti dei migranti respinti il 9 maggio 2009: vanno bene i piani internazionali, ma per chi fugge dalla guerra nel Corno d’Africa ci vuole anche un impegno concreto dei governi per garantire i diritti dei più deboli”. Il responsabile di Caritas chiede accordi con i paesi di origine e transito dei flussi, diversi però da quelli sottoscritti tra Italia e Libia che permisero i respingimenti. È fondamentale – aggiunge Forti – il senso di responsabilità e la consapevolezza che dal Nord Africa continueranno ad arrivare migranti ancora per decenni”.[VG]

Fonte: www.misna.org