Pellegrini a Sheshan

P. Taddeo Ma Daqin, vicario generale della diocesi di Shanghai, ha presieduto la messa con 40 sacerdoti. Fedeli di altre diocesi ostacolati dalla pesante sorveglianza di poliziotti in borghese. In Hebei arrestati un sacerdote e un seminarista della Chiesa clandestina. È morto mons. Paolo Li Yi, vescovo di Luan (Changzhi, Shanxi).

Sheshan (AsiaNews)- Migliaia di pellegrini da Shanghai, ma anche da altre parti del Paese, si sono radunati oggi al santuario della Madonna di Sheshan per celebrare la Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, voluta da papa Benedetto XVI. Nella sua Lettera ai cattolici cinesi del 2007, il pontefice ha indetto la Giornata in concomitanza con la festa di Maria, aiuto dei cristiani, il 24 maggio, che coincide con la festa del santuario mariano nazionale.

In un ambiente umido e piovoso, alle 8.30 di stamane, p. Taddeo Ma Daqin, vicario generale di Shanghai, ha guidato la processione dei fedeli, portando la statua della Madonna dalla chiesetta a mezza collina fino alla grande basilica in cima.

Qui, p. Ma Daqin ha presieduto l’eucarestia, insieme a circa 40 sacerdoti della diocesi. Il canto era sostenuto dalla corale dei seminaristi di Sheshan. Alla messa hanno partecipato almeno 3500 fedeli.

Joseph, un cattolico di Shanghai, spiega ad AsiaNews: “P. Ma, con la sua parola calda e profonda ci ha commossi tutti. Ha spiegato la Preghiera a Nostra Signora di Sheshan, scritta da Benedetto XVI per questa speciale occasione”.

Per tutto il pellegrinaggio e durante la messa è piovuto a dirotto, ma il clima umido e afoso non ha fermato i fedeli che, incuranti del tempo, hanno continuato a pregare.

In passato, nella festa di Nostra Signora di Sheshan, giungevano fino a 200mila pellegrini da tutte le regioni della Cina. Dal 2008, da quando il papa ha designato quel giorno come Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina, il governo non permette alle altre diocesi (oltre a Shangai) di giungere fino a Sheshan. Per questo, molte diocesi celebrano la Giornata nei santuari locali più vicini con messe, adorazioni eucaristiche, veglie. Quest’anno, nella provincia dello Shanxi vi è stata anche la consacrazione di una nuova chiesa.

P. Giovanni, un sacerdote della Chiesa ufficiale dell’Hebei, racconta ad AsiaNews che egli ha guidato un pellegrinaggio a Sheshan all’inizio di maggio, ma ha avuto difficoltà perché l’area attorno al santuario era controllata da molti poliziotti in borghese e la sicurezza era molto pesante.

Nonostante ciò, lui e i suoi pellegrini hanno pregato “per il fervore e l’unità della nostra diocesi”.

In questa Giornata, molti sacerdoti di diverse diocesi hanno pregato con la stessa intenzione.

Alcuni sacerdoti sotterranei hanno confidato ad AsiaNews che essi non hanno potuto tenere grosse celebrazioni perché il controllo della polizia è molto forte, ma essi hanno ricordato a tutti i fedeli di pregare per la Chiesa sofferente e per l’armonia e l’unità delle loro diocesi.

P. Pietro, sacerdote clandestino, dice: “Ho pregato per tutti i vescovi e i sacerdoti in Cina, specie quelli che sono in prigione, perché il Signore rafforzi la loro fede. Ci sentiamo molto soli in questa lotta per la libertà della nostra fede”.

La scorsa settimana, nell’Hebei, un sacerdote e un seminarista della comunità sotterranea di Baoding sono stati sequestrati dalla polizia e portati in un luogo sconosciuto. È probabile che siano sottoposti a sessioni politiche e lavaggio di cervello per aderire all’Associazione patriottica, l’organismo di controllo dei cattolici, che vuole edificare una Chiesa indipendente dal papa.

Nel pomeriggio si è diffusa la notizia che mons. Paolo Li Yi, vescovo di Luan (Changzhi, Shanxi) è morto proprio in questa Giornata dedicata alla preghiera per la Chiesa in Cina. Mons. Li aveva 89 anni ; era divenuto sacerdote nel 1949 e consacrato vescovo coadiutore di Changzhi nel 1998.

di Jian Mei

FONTE : www.asianews.it

 

 

 

 

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