
19-24 NOVEMBRE 2024
Nella settimana che precedeva la solennità di Cristo Re abbiamo avuto la gioia di accogliere la statua di Gesù Bambino di Praga, portata da P. Andrea Frizzarin, animatore vocazionale presso il Seminario minore che sorge accanto al Santuario di Arenzano retto dai Padri Carmelitani Scalzi della Provincia Ligure.
La devozione a Gesù Bambino, rivestito delle vesti di Piccolo Re, è una devozione carmelitana: l’amore per l’umanità di Gesù e la sua infanzia ha segnato la vita e la spiritualità di S. Teresa di Gesù e di S. Giovanni della Croce che l’hanno trasmesso all’Ordine dei Carmelitani Scalzi da loro fondato. Essi ci insegnano a contemplare il Dio-uomo dal presepe fino alla croce, e a meditare e imitare i Misteri della sua vita. Per questo motivo, al Carmelo, le immagini che ricordano l’Infanzia o la Passione di Gesù sono sempre state di casa. In particolare, S. Teresa portava sempre nei monasteri che fondava qualche graziosa statua di Gesù Bambino riccamente ornata, come era gusto dell’epoca.
I Carmelitani Scalzi continuano e alimentano questa devozione che, sorta a Praga nel sec. XVII, (da qui l’appellativo di “Gesù Bambino di Praga”) è diffusa in tutto il mondo grazie al Santuario di Arenzano (GE).
Nella prima metà della settimana in cui Gesù Bambino ha visitato parrocchie, ospedali, monasteri, la peregrinatio è stata animata dai Padri Carmelitani del Commissariato di Sicilia che hanno affiancato p. Andrea, impegnato per alcuni giorni al raduno dei rettori dei Santuari italiani svoltosi a Catania.
Martedì 19 Gesù Bambino, portato da P. Paolo Pietra, Commissario di Sicilia, ha visitato la chiesa delle Suore Carmelitane Messaggere dello Spirito Santo a S. Giovanni la Punta. Qui ha sostato per tutta la mattinata durante l’Adorazione eucaristica animata dalle Suore e da numerosi fedeli. Nel pomeriggio i bambini del quartiere Librino, con il loro parroco P. Alessandro Napoli, al canto dell’inno “O Santo Bambino” e sventolando fazzoletti bianchi, lo hanno accolto gioiosi nella parrocchia S. Chiara, conosciuta come la “Piccola Betlemme di Librino”, per la sua capacità di irradiare gioia e speranza in un contesto di difficoltà materiali e sociali. Qui P. Diego Cassata, Priore della Comunità di Monte Carmelo Villasmundo, ha intrattenuto i bambini con una catechesi sull’amicizia di Gesù e sulla preghiera, seguita dalla s. Messa, l’unzione con l’olio benedetto ed il sorteggio di statuine di Gesù Bambino per i piccoli partecipanti.

Mercoledì 20 P. Paolo ha guidato la peregrinatio prima all’Ospedale Cannizzaro, accolto dal cappellano Mons. Mario Torraca e da alcuni volontari, poi nel pomeriggio nella parrocchia Madonna delle Lacrime a Trappeto dove ha tenuto una catechesi ai bambini e ai genitori presenti, e insieme col parroco P. Otavio Musumeci ha celebrato la S. Messa, presente la Comunità dell’Ordine Secolare Carmelitano, anche qui seguita dall’unzione con l’olio benedetto.
Giovedì 21 Gesù Bambino ha visitato l’ospedale s. Marco, dove ad attenderlo c’erano i due cappellani P. Filippo e P. Orazio Catarraso, devoto di Gesù Bambino, che alcuni anni fa aveva voluto che una statua del Piccolo Re fosse intronizzata nella cappella del nosocomio catanese. Dopo la S. Messa, celebrata da P. Gianni Iacono, priore del Convento del Carmine di Ragusa, e partecipata da volontari e personale medico dell’ospedale, la statua di Gesù Bambino è stata portata nei reparti di pediatria, pneumologia infantile e neonatologia, guidati dalla dott.ssa Emanuela Leonardi, secolare carmelitana e zelatrice della devozione a Gesù Bambino di Praga in quell’ospedale.
Nel pomeriggio è stata la volta della Parrocchia della Divina Misericordia a Misterbianco, retta da P. Deodato Mammana, dove ad accoglierlo c’erano fedeli provenienti anche dalle altre parrocchie della cittadina. È doveroso qui ringraziare Giovanni L., Floriana e Giovanni, che hanno accompagnato p. Gianni per tutta la giornata ed hanno animato le due celebrazioni eucaristiche. In serata Gesù Bambino ha fatto visita alla famiglia Masano, che ha accolto la statua insieme con P. Andrea, i collaboratori ed il parroco in un incontro di fraterna convivialità.
La mattina del 22 è stata dedicata al terzo ospedale, il Centro Oncologico “Humanitas”, cappellano P. Orazio Catarraso, dove p. Andrea è stato affiancato da P. Fabio, della Comunità del Carmine di Ragusa. Nella visita ai vari reparti, così come negli altri ospedali, Gesù Bambino ha portato conforto ai malati e alle loro famiglie.
In questa giornata non è mancato un momento di relax, in giro per il centro storico di Catania, con i suoi edifici barocchi ed il percorso agatino, nei luoghi del martirio di s. Agata.
Nel pomeriggio abbiamo raggiunto di nuovo il quartiere di Librino per la visita alla parrocchia “Risurrezione del Signore” guidata da P. Duilio Melissa. Anche qui, come nella parrocchia s. Chiara, un folto numero di bambini, guidati dalle catechiste e dalle Suore, ha accolto l’ingresso della statua al canto dell’inno “O Santo Bambino” ed ha seguito con vivace partecipazione la catechesi di p. Andrea; mentre il coro della parrocchia ha animato con i suoi canti la concelebrazione eucaristica.
La peregrinatio ha toccato momenti di intensa spiritualità presso il Monastero delle Carmelitane Scalze “Madonna di Fatima” di s. Agata li Battiati: qui, dopo la s. Messa mattutina, la statua di Gesù Bambino è entrata nella clausura per rallegrare le Sue Spose, provate negli ultimi mesi dalla dipartita di due consorelle, colonne della Comunità monastica. Un altro appuntamento aspettava Gesù Bambino nella Parrocchia Madonna del Carmelo di Canalicchio a Catania, guidata dal parroco P. Gabriele Serafica, dove sul sagrato della chiesa un nugolo di bambini era pronto ad accoglierlo con preghiere, canti e anche con la banda giovanile e tanti palloncini che al grido di “Viva Gesù Bambino” sono stati lanciati in cielo.
La piccola chiesa parrocchiale riusciva a stento a contenere bambini, genitori e catechisti che hanno seguito la catechesi di p. Andrea e poi l’immancabile sorteggio. Anche la Messa vespertina prefestiva vide un’affluenza di fedeli che occupavano non solo la chiesa, ma anche il vicino salone da dove potevano seguire la liturgia tramite un grande schermo.
Il 24 novembre, solennità di Cristo Re, giornata conclusiva della peregrinatio in Sicilia, è stata segnata da due momenti di particolare significato: la visita alla Chiesa del Carmine di Carlentini (SR), accolto, con una solenne processione nella piazza antistante, da numerosi fedeli, che ogni anno festeggiano Gesù Bambino di Praga nel mese di gennaio, e l’evento culminante presso la Casa di Preghiera Monte Carmelo di Villasmundo. Qui, i Frati della Comunità religiosa, i Carmelitani Secolari provenienti dalle Comunità OCDS dell’isola e i simpatizzanti del Carmelo hanno accolto con entusiasmo e fervore il Piccolo Re, pregandolo perché susciti vocazioni religiose e secolari nel Carmelo di Sicilia e per tutte le intenzioni a loro affidate. La meditazione sull’Umanità di Gesù in s. Teresa d’Avila, proposta da p. Andrea, quindi la solenne concelebrazione e la recita della Coroncina di Gesù Bambino, hanno segnato il pomeriggio conclusivo della peregrinatio a Catania e dintorni, in una manifestazione di intensa comunione fraterna.

La peregrinatio del Gesù Bambino di Praga ha lasciato un’impronta indelebile nei cuori di tutti. Ogni tappa è stata un’occasione per rinnovare la fede. Il Piccolo Re ha saputo toccare, con la sua dolcezza le vite di malati, famiglie, bambini e comunità intere, ricordando a tutti che la via della piccolezza e dell’abbandono fiducioso a Dio, come bambini, è quella che ci permette di accedere al Suo Cuore.
Maria Cottone – presidente OCDS Sicilia