Geografia carmelitana

Espansione e organizzazione del Carmelo nel XIII secolo

Nella seconda metà del XIII secolo le difficoltà interne ed esterne erano gravi ma, il Carmelo crebbe considerevolmente. Questa crescita, affatto superiore ad ogni altro periodo della sua storia, fu dovuta senza dubbio alla revisione della Regola nel 1247, che lanciò i Carmelitani nella profonda corrente religiosa di quel tempo.
L’Ordine avanzò con la giovane vitalità delle istituzioni nuove. Alla fine del secolo a soli 60 anni dall’arrivo in Europa, l’Ordine contava circa 150 case, divise in 12 province: Terra Santa, Sicilia, Inghilterra, Provenza, Toscana, Francia, Germania Meridionale, Lombardia, Aquitania, Spagna, Germania Settentrionale, Scozia e Irlanda.
La provincia di Terra Santa comprendeva fondazioni in Palestina, Siria e Cipro. Oltre all’eremo originario sul Monte Carmelo, l’Ordine aveva case anche ad Acri e a Tiro. Nel 1263, sul Monte Carmelo stesso fu iniziato un nuovo monastero “opere sumptuoso”: primo esempio, sicuramente, di Carmelitani che intraprendono la costruzione di un edificio quando quello vicino è inadatto.

Santuario e Convento dell’Annunziata, sec. XIV-XVIII, Trapani,

Il futuro non era rassicurante. Verso gli anni ’60 (del XIII secolo) s’accrebbe l’attività bellica di Baibars I, un nuovo e più feroce Saladino. Tra il 1265 e il 1272 egli s’impadronì della maggior parte della Palestina. Negoziò una tregua di 10 anni con il principe Edoardo d’Inghilterra e l’anno seguente lasciò ai Franchi la striscia di costa siriana da Acri a Sidone. Alla fine di questo periodo la tregua del 1283 con Qalawn, successore di Baibars, lasciò libera la cristiana Acri con il territorio circostante che comprendeva Haifa, il Carmelo e Athlit (Castello dei Pellegrini) e Sidone. Tiro e Beirut fecero accordi separati. Ciò nonostante, Qalawn decise di scrivere la parola fine alla presenza dei Franchi in Siria. Ed essa venne nel 1291 data che segnò anche la fine della presenza dei Carmelitani in Terra Santa. Le Costituzioni del 1294 ordinanarono al priore generale o al suo vicario di raccogliere tutti i libri appartenenti alla Terra Santa dispersi nelle province e fare in modo che essi fossero restituiti alla Terra Santa quando essa fosse ritornata in mani cristiane. La provincia di Terra Santa sopravvisse in Cipro.
Riguardo all’espansione dell’Ordine in Europa, è interessante notare come spesso le prime fondazioni siano state fatte in città portuali. I Carmelitani sono davvero gente di mare: la presenza dell’Ordine si espande verso l’interno a partire delle coste dell’Europa. È ovvio che i Carmelitani non sono un prodotto indigeno, ma arrivano da “luoghi al di là del mare”. Per molti casi non si conoscono le date delle prime fondazioni, ma poiché nelle liste provinciali e nei capitoli le case sono per la maggior parte elencate in ordine cronologico, si può avere una certa idea dell’estensione dell’Ordine nel XIII secolo dal numero di case anteriori alle fondazioni conosciute per il secolo XIV. Nel corso di questo secolo nell’Italia meridionale, centrale e settentrionale si svilupparono tre province. Il Regno di Sicilia in questo periodo comprendeva anche la Puglia, la Calabria e Napoli. Le date di fondazione delle singole case sono ignote; è sufficiente dire che durante il XIII secolo, dopo Messina, furono erette in Sicilia e sulla penisola circa 15 fondazioni in alcune delle più importanti città come Catania, Palermo, Trapani, Napoli e Capua.
La provincia di Sicilia ebbe in questo secolo due santi popolari: Alberto degli Abati e Angelo Martire. Alberto, considerato dall’Ordine come il suo primo santo e chiamato pater Ordinis, era di Trapani e fu provinciale. Morì nel 1307. Fu spesso preso a tema nell’arte religiosa: lo dipinsero Filippo Lippi, Andrea del Sarto, Guido Reni e il Guercino.

Chiesa di santa Maria del Carmelo, sec.XIV, Famagosta – Cipro

Il resto dell’Italia formava un’altra provincia. Un certo “Michele, provinciale d’Italia” appare in un documento del 1263. La prima casa di questa parte è in Pisa: viene fondata nel 1249 da Ugo e Folco, muniti di permessi dal priore generale Godfredo. Pisa, val la pena notarlo, aveva importanti interessi commerciali ad Acri. Seguirono circa una dozzina di altri conventi nell’Italia centrale che formarono la provincia Toscana o di Roma. I Carmelitani a Roma si stabilirono nel convento di San Giuliano un po’ prima del 1289. Nel 1299 fu loro assegnata la chiesa di San Martino ai Monti. Genova (altra potenza marinara con vari contatti in Oriente) fu fondata nel 1258 circa. Alla fine del secolo erano abbastanza numerose le case nella pianura padana con centri importanti quali Bologna, Milano, Venezia e Padova. Non si sa quando la provincia d’Italia fu divisa per costituire le distinte province di Lombardia e Toscana-Roma. La provincia di Toscana conserva la memoria di due santi Carmelitani in tempi molto antichi. San Avertano, un converso, era nativo della diocesi di Limoges. Mentre era in pellegrinaggio, morì a Lucca e fu sepolto nella chiesa di san Pietro fuori le mura. Il fatto che egli non fu sepolto nella vicina chiesa carmelitana, fondata nel 1284, indicherebbe che morì prima di questa data. Verso la fine del XIV secolo, il corpo fu levato e deposto nella stessa tomba del Beato Romeo. Non vi sono prove che il secondo fosse carmelitano.
La vita del beato Franco di Siena è piena di insidie per l’agiografo. Secondo il racconto più probabile, Franco nacque a Grotti vicino a Siena e spese la sua gioventù nella dissipazione durante la vita militare. Accecato nella battaglia di Sarteano contro Orvieto, guarì durante un pellegrinaggio a Campostela. Un sermone del domenicano Ambrosio Sansedoni (1220-1286) lo spinse a chiudersi in una cella per cinque anni. Più tardi condusse una vita solitaria come converso carmelitano, dunque come laico affiliato all’Ordine, accanto alla cappella di Nostra Signora del Carmelo. Può forse essere stato membro della confraternita carmelitana di Siena. Morì nel 1291 e fu sepolto a Cremona. In Inghilterra, l’Ordine conobbe una crescita rapida: senza dubbio questa fu la provincia che esercitò l’influenza più forte nell’Ordine prima che i Papi risiedessero ad Avignone, quando le case francesi e catalane salirono alla ribalta. Non molto tempo dopo i ritocchi della Regola, furono fondati conventi a Cambridge (1249) e a Oxford (1256), che in seguito divennero centri importanti di studio dell’Ordine. Londra, fondata dopo il 1249 da Sir Richard Grey de Codnor, che in origine aveva condotto i carmelitani in Inghilterra, divenne la principale casa del regno. Alla fine del secolo, la provincia contava circa 30 case, divise in 4 settori: Londra, Norwich, Oxford e York.
L’Ordine probabilmente si diffuse in Scozia e Irlanda dall’Inghilterra. Tulilum (Perth) è la più antica fondazione scozzese, seguita da Berwick (1270) e Aberdeen (ca. 1273). In Irlanda, Leghlin Bridge (ca. 1271) fu seguita da Dublino (1274) e presto da altre case. Dal 1294 Scozia e Irlanda risultano come unica provincia a sé: appare come l’ultima delle province nella lista nelle Costituzioni di quell’anno, quindi dev’essere di origine recente.
Alla fine del secolo XIII l’Ordine contava circa 50 case nella attuale Francia. La maggior parte di esse erano nel Sud: una caratteristica demografica che doveva durare per il resto della storia dell’Ordine in Francia. Originariamente tutto il Sud e l’attuale catalogna costituivano un’unica provincia.
La provincia d’Aquitania, che copriva il sud-ovest della Francia e la contea delle Fiandre formavano la provincia di Francia, che si estese attorno alla prestigiosa fondazione di Parigi. Un po’ dopo il 1254, ritornato dalla Crociata, San Luigi IX stabilì i Carmelitani a Parigi. Il re «provvide ai fratelli del Carmelo», scrive De Joinville, «e comprò loro un luogo sulla Senna verso Charenton, e fece costruire loro una casa, e comprò loro vesti e calici e tutte le cose necessarie per celebrare il servizio del Signore».
Nel 1281 esisteva solo una provincia in Germania. La divisione in province germaniche, una settentrionale e una meridionale, deve essere avvenuta nello stesso periodo di quelle inglesi, scozzesi e irlandesi. La provincia Tedesca settentrionale con la casa principale a Colonia, si estendeva nella regione del Reno, nell’attuale Belgio e nei Paesi Bassi. La provincia Tedesca meridionale, corrispondente alla Franconia orientale, la Baviera e la Swabia, si raggruppava attorno a Bamberg.
Lo sviluppo dell’Ordine in Spagna fu relativamente tardivo, lento e ridotto al solo Nord, data fors’anche la presenza araba. Secondo Bale, il Capitolo generale tenutosi a Londra nel 1256 decretò le fondazioni di conventi in Spagna. Nelle Costituzioni del 1281 la Spagna compare per ultima, per cui fu probabilmente creata in quel periodo.

Francesco Scanzi e bottega, Sant’Alberto di Trapani, 1530 c. Chiesa di Santa Maria delle Grazie – Soncino (Cremona)

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