Il miracolo di Giovanni XXIII

Risale al 1966 e riguarda la guarigione inspiegabile di una suora in fin di vita per un’ulcera gastrica

Corrado Paolucci

Il miracolo compiuto per intercessione di Papa Giovanni XXIII risale al 1966 e riguarda una religiosa ricoverata a Napoli per la perforazione dello stomaco dovuta a un’ulcera gastrica.

L’immaginetta miracolosa
Suor Caterina Capitani
, che oggi lavora come infermiera in un ospedale di Agrigento, sembrava ormai in fin di vita. Ma la notte del 22 maggio 1966 le sue consorelle, sapendola devota di Papa Giovanni, le avevano posto una immaginetta sullo stomaco invocando la guarigione. Suor Caterina raccontò poi di aver visto accanto a sé Papa Roncalli, che le annunciava di aver ascoltato le preghiere: la religiosa guarì immediatamente e fu subito in grado di alzarsi e di mangiare.

Miracolo eclatante
Suor Adele, consorella di suor Cristina, racconta a Vatican Insider del 24 aprile il miracolo, a cui ha assistito in prima persona e dice “Sappiamo che quando succedono questi fatti soprannaturali, la Chiesa agisce con molta prudenza. Il vero miracolo è la risurrezione dell’uomo, non tanto quella fisica quanto interiore verso il dono della fede”. La ferita sparì “improvvisamente” e “con grande meraviglia e sorpresa dei presenti”. Il professore che l’aveva in cura, il dottore Giuseppe Zannini, “non potendo dare spiegazione di ciò che vedeva con gli occhi, commentò: Questa suora è strana nel bene e nel male. Poi, quasi confuso e commosso, si congedò”. In seguito, lo stesso professore testimoniò la inspiegabilità umana della guarigione. “Il miracolo ci fu e fu eclatante”, la conclusione della consorella della miracolata, “lo si evince dai documenti sanitari, dalle perizie mediche, da tutti gli atti del processo per stabilire l’autenticità del miracolo”.

Beato nell’anno del giubileo
La Commissione medica aveva espresso il suo parere favorevole all’approvazione del miracolo già nel 1999. Successivamente con il miracolo riconosciuto ufficialmente, il 3 settembre 2000, Giovanni Paolo II proclamò Roncalli Beato, dopo un processo durato circa 35 anni.

In odore di santità
Durante il Concilio Vaticano II molti vescovi avrebbero voluto proclamarlo santo per acclamazione. Ma Paolo VI preferì percorrere la strada istituzionale e aprì nel 1965 la causa di beatificazione. Per il Papa buono, uno dei più amati nella storia della chiesa, non ci sono stati nè sconti nè scorciatoie. Il processo canonico ha preso in considerazione ed ha risposto alle obiezioni di tutti coloro che manifestavano perplessità sulla beatificazione di Roncalli.

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