«Io sento in me altre vocazioni: mi sento la vocazione del Guerriero, del Sacerdote, dell’apostolo, del Dottore, del Martire, insomma, sento il bisogno, il desiderio di compiere per te Gesù, tutte le opere più eroiche… Capii che se la Chiesa aveva un corpo, composto da diverse membra, l’organo più necessario, il più nobile di tutti, certo non le mancava: capii che la Chiesa aveva un Cuore, e che questo Cuore era bruciante d’Amore. Capii che solo l’Amore faceva agire le membra della Chiesa, che se l’Amore si spegnesse, gli Apostoli non annuncerebbero più il Vangelo, i Martiri rifiuterebbero di versare il loro sangue… Capii che l’Amore racchiudeva tutte le Vocazioni, che l’Amore era tutto, che abbracciava tutti i tempi e tutti i luoghi… Insomma che è Eterno!… Allora nell’eccesso della mia gioia delirante ho esclamato: “O Gesù mio Amore… La mia vocazione l’ho trovata finalmente, la mia vocazione, è l’Amore!… Sì ho trovato il mio posto, nella Chiesa e questo posto, o mio Dio, sei tu che me l’hai dato… Nel Cuore della Chiesa, mia Madre, io sarò l’Amore... Così sarò tutto… Così il mio sogno sarà realizzato!!!»
Ecco la mia preghiera, chiedo a Gesù di attirarmi nelle fiamme del suo amore, di unirmi così strettamente a Lui, in modo che Egli viva ed agisca in me. Sento che quanto più il fuoco dell’amore infiammerà il mio cuore, quanto più dirò: Attirami, tanto più le anime che si avvicineranno a me (povero piccolo rottame di ferro inutile, se mi allontanassi dal braciere divino), correranno rapidamente all’effluvio dei profumi del loro Amato, perché un’anima infiammata di amore non può restare inattiva,
Ma come testimonierà il suo Amore, dal momento che l’Amore si prova con le opere?55 Ebbene, il bambino getterà fiori, impregnerà con i suoi profumi il trono regale, canterà con la sua voce argentina il cantico dell’amore…
-Sì mio Amato, ecco come si consumerà la mia vita… Non ho altro mezzo per provarti il mio amore che gettare fiori, cioè non lasciar sfuggire nessun piccolo sacrificio, nessuno sguardo, nessuna parola, approfittare di tutte le cose più piccole e farle per amore… Voglio soffrire per amore e anche gioire per amore, così getterò fiori davanti al tuo trono, non ne incontrerò uno senza sfogliarlo per te… Poi gettando i miei fiori canterò» (Manoscritto B).
Cara Santa Teresa, la Chiesa ha bisogno di far risplendere il colore, il profumo e la gioia del Vangelo. Mandaci le tue rose. Come hai fatto tu, aiutaci ad avere sempre fiducia nel grande amore che Dio ha per noi, per poter seguire ogni giorno la tua piccola via di santità.
Affresco di Teresa. Angeli intorno al tabernacolo dell’Oratorio interno.